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Domenica 2 Ottobre, nell’ambito della 5a Conferenza "Alfred Rittmann" è prevista un’escursione sul versante nord dell’Etna con salita ai crateri sommitali e visita all’Osservatorio di Pizzi Deneri dell'INGV OE (durata circa 8-9 ore, dalle 7.00 alle 16.00 circa).

 L’area sommitale dell’Etna

DSC_7758.JPGL’Etna è un vulcano straordinariamente complesso e dinamico, soggetto a frequenti cambiamenti della morfologia e delle fenomenologie eruttive. La sua attività è concentrata, per periodi più o meno lunghi, in area sommitale. Mentre fino ai primi anni del XX Secolo, in cima all’Etna era presente un solo cratere, il Cratere Centrale, oggi quest’area è caratterizzata dalla presenza di quattro crateri che si sono formati ed accresciuti nel corso degli ultimi cento anni circa. Nel 1911, sul fianco settentrionale del Cratere Centrale nasce il Cratere di Nord-Est. Successivamente, all’interno del Cratere Centrale si formano la Voragine (1945) e, in seguito, la Bocca Nuova (1968). Nel 1971, sul fianco sud-orientale del Cratere Centrale si forma il Cratere di Sud-Est, che rimane attivo fino al 2007. A partire dal 2011 inizia ad accrescersi anche il Nuovo Cratere di Sud-Est, appoggiato sul fianco orientale del “vecchio” Cratere di Sud-Est e che in pochi anni ha raggiunto quasi le stesse dimensioni del “vecchio” cono. L’attività eruttiva, soprattutto di una bocca presente nella sella morfologica che fino al 2015 divideva il vecchio cono dal nuovo, ha progressivamente saldato i due coni principali, rendendoli un unico edificio vulcanico, allungato in senso NW-SE tanto che alla fine del 2020 si è tornati alla nomenclatura primigenia di Cratere di SE.

L’Osservatorio vulcanologico di Pizzi Deneri

Fig2 osservatorio pizzi DeneriL’idea di ricostruire un osservatorio vulcanologico ad alta quota sull’Etna dopo la distruzione, durante l’eruzione del 1971, dello storico Osservatorio Etneo dell’Università di Catania, che era localizzato a 2940 m s.l.m. nel versante sud, nacque da un progetto di Letterio Villari che si concretizzò nel 1977 quando divenne direttore dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia (IIV) del CNR di Catania.

Il nuovo osservatorio fu costruito durante l’estate del 1977 ad una quota 2818 m s.l.m nel versante nord in corrispondenza del rilievo morfologico di Pizzi Deneri, che corrisponde al bordo della caldera dell’Ellittico, in una posizione sicura rispetto al rischio di invasione lavica. La struttura dell’edificio fu realizzata con due cupole, che ricordano la forma dell’igloo, per evitare i grossi accumuli di neve durante la stagione invernale e quindi favorirne l’acceso. I locali dell’osservatorio erano adibiti sia per ospitare il personale dell’IIV e ricercatori italiani e stranieri che la strumentazione per il monitoraggio e i relativi laboratori. In particolare, furono realizzati, ad una profondità di circa 10 m, due tunnel ortogonali della lunghezza di 80 m destinati ad ospitare degli clinometri a base lunga per la misura delle deformazioni del suolo, che nel tempo si sono evoluti da un sistema ottico-micrometrico ad uno con lettore laser.

Dall’osservatorio, risalendo la cresta di Pizzi Deneri, è possibile osservare la vasta depressione della Valle del Bove che è stata generata da una serie di collassi di fianco a partire da circa 9200 anni dal presente. Lungo le pareti interne della Valle del Bove è esposta la successione vulcanica degli ultimi 100.000 anni e le relative strutture subvulcaniche, come i dicchi e i neck.

Attualmente l’osservatorio ospita, oltre il sopracitato clinometro, le seguenti stazioni per il monitoraggio vulcanologico: gravimetrica, sismica, GPS, infrasonica, oltre ad un strain meter in pozzo e un interferometro laser.

Nonostante la fine di settembre – inizio di ottobre in Sicilia si possano considerare a tutti gli effetti una coda dell’estate, l’area sommitale dell’Etna può presentare condizioni meteorologiche talvolta poco confortevoli (forte vento, temperature basse, nebbia, rapidi cambiamenti, etc.). Oltre agli immancabili scarponi da trekking, per affrontare l’escursione sarà pertanto necessario possedere un equipaggiamento adeguato, ovvero: giacca a vento oppure shell/soft-shell, k-way, pile wind-stopper, pantaloni tech, cappello, guanti, occhiali da sole.

Orario di inizio dell’escursione: ore 7:00

Orario stimato per la conclusione dell’escursione: ore 16:00

Field Leaders: Dr. Stefano Branca (INGV-OE) Prof. Marco Viccaro (UNICT)

Costo dell'escursione: 80.00 €

In considerazione delle numerose richieste già pervenute ed avendo raggiunto il numero di sostenibilità,  le iscrizioni all’escursione sull’Etna organizzata nell’ambito della prossima 5a Conferenza A. Rittmann sono CHIUSE.